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Gli esami utili
Il primo passo per ogni medico è quello di raccogliere tutti i dati relativi al problema e di effettuare una prima osservazione obiettiva. A questo punto è possibile prescrivere degli esami specifici. In realtà, quelli per il mal di schiena non sono molti. Vediamo di quali si tratta.
L’anamnesi e l’esame obiettivo
In caso di mal di schiena, è importante analizzare il problema nei dettagli: è solo su un lato, colpisce entrambi, si propaga fino alla gamba, si sente solo facendo alcuni movimenti, se è cronicizzato o acuto, se viene scatenato da un evento particolare, per esempio un colpo di tosse o alzarsi…
Dopo aver fatto un’accurata anamnesi, di solito, si procede con la visita vera e propria. Il medico osserva la schiena, preme sui lati per verificare se c’è dolore o meno, può fare piegare in avanti, indietro, su un lato e sull’altro, oppure può chiedere di mettersi sulle punte.
Per verificare lo stato dei nervi, il medico potrebbe anche misurare i riflessi con il martelletto o fare dei test di sensibilità. Una volta analizzato il problema, si può capire quale esame specialistico è meglio prescrivere.
La risonanza magnetica
La risonanza magnetica (Rm) è una tecnica diagnostica che utilizza le onde elettromagnetiche per fornire immagini dettagliate del corpo umano, sia lo scheletro sia le articolazioni sia gli organi interni. Rispetto ad altri esami è più innocuo perché non espone il corpo ai raggi X.
Per effettuare la Rm la persona deve sdraiarsi su un lettino che viene in seguito fatto scorrere all’interno di un tunnel. Non occorre preparazione per questo tipo di esame, anche nel caso in cui si faccia uso del liquido di contrasto.
Prima di svolgere l’esame, la persona interessata dovrà svestirsi, a parte la biancheria intima purché priva di ganci metallici, e indossare uno speciale camice. L’esame non crea nessun disturbo e si può tornare alla vita normale senza nessun problema, mentre la durata dipende dalla parte da analizzare.
Gli esami utili
Il primo passo per ogni medico è quello di raccogliere tutti i dati relativi al problema e di effettuare una prima osservazione obiettiva. A questo punto è possibile prescrivere degli esami specifici. In realtà, quelli per il mal di schiena non sono molti. Vediamo di quali si tratta.
L’anamnesi e l’esame obiettivo
In caso di mal di schiena, è importante analizzare il problema nei dettagli: è solo su un lato, colpisce entrambi, si propaga fino alla gamba, si sente solo facendo alcuni movimenti, se è cronicizzato o acuto, se viene scatenato da un evento particolare, per esempio un colpo di tosse o alzarsi…
Dopo aver fatto un’accurata anamnesi, di solito, si procede con la visita vera e propria. Il medico osserva la schiena, preme sui lati per verificare se c’è dolore o meno, può fare piegare in avanti, indietro, su un lato e sull’altro, oppure può chiedere di mettersi sulle punte.
Per verificare lo stato dei nervi, il medico potrebbe anche misurare i riflessi con il martelletto o fare dei test di sensibilità. Una volta analizzato il problema, si può capire quale esame specialistico è meglio prescrivere.
La risonanza magnetica
La risonanza magnetica (Rm) è una tecnica diagnostica che utilizza le onde elettromagnetiche per fornire immagini dettagliate del corpo umano, sia lo scheletro sia le articolazioni sia gli organi interni. Rispetto ad altri esami è più innocuo perché non espone il corpo ai raggi X.
Per effettuare la Rm la persona deve sdraiarsi su un lettino che viene in seguito fatto scorrere all’interno di un tunnel. Non occorre preparazione per questo tipo di esame, anche nel caso in cui si faccia uso del liquido di contrasto.
Prima di svolgere l’esame, la persona interessata dovrà svestirsi, a parte la biancheria intima purché priva di ganci metallici, e indossare uno speciale camice. L’esame non crea nessun disturbo e si può tornare alla vita normale senza nessun problema, mentre la durata dipende dalla parte da analizzare.
Per il momento è tutto ma vi do appuntamento alle prossime "pillole" sul mal di schiena"
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