Pronto Soccorso
Periartrite
In questa sezione troverete alcune informazioni su come praticare un primo soccorso per alleviare i dolori di alcune patologie. Queste indicazioni non sostituiscono un trattamento professionale che solo il medico è di grado di eseguire.
Questo è un termine un po' datato che non ha molti agganci con la realtà dei progressi scientifici attuali. Purtroppo si applica ad un tipo di patologia che invece di essere congelato è molto caldo perché molto doloroso! Il paziente non dorme per giorni e giorni e soffre le pene dell'inferno mentre con un trattamento molto semplice può guarire subito!
In realtà la cosiddetta spalla congelata può essere causata da patologie molto diverse fra di loro ognuna delle quali merita un trattamento specifico. In linea di principio distinguiamo tre diverse entità: l'artrite traumatica, l'artrite reumatica e la borsite subacromiondeltoidea acuta.
L'artrite traumatica guarisce da sola in un anno circa, l'artrite reumatica guarisce in un anno e mezzo circa mentre la borsite acuta guarisce in qualche settimana.
Tutte e tre queste entità patologiche guariscono subito con due o più infiltrazioni di cortisone che fermano l'infiammazione e riducono subito il dolore, ovviamente è necessario che la diagnosi venga fatta da un medico formato nelle tecniche Cyriax e che sia in grado di fare una diagnosi adeguata. Fare Ecografie RMN ed altri esami è solo una perdita di tempo, occorre togliere il dolore subito!
La spalla dolorosa cronica
È molto importante riuscire a rinforzare i muscoli della cosiddetta “cuffia dei rotatori” per riuscire a prevenire l’insorgenza di infiammazioni dei tendini della spalla.
Tutti gli atleti che praticano sport in cui le braccia sviluppano un movimento circolare dell’arto superiore al di sopra della testa, come nuotatori, pallavolisti, giocatori di tennis, lanciatori di tutti i tipi, rischiano di avere problemi di questo tipo.
Durante il lancio infatti si sviluppano delle forze che tendono a separare i margini articolari rendendo la spalla instabile. Inoltre la posizione del braccio sopra alla testa tende a diminuire lo spazio a disposizione dei muscoli e dei tendini della spalla per eseguire il loro compito in modo ottimale.
Esercizio concentrico (in cui le fibre muscolari si accorciano):
Il paziente deve stare sdraiato sul fianco con il braccio appoggiato sul fianco e prendere un manubrio di 2 kg nella mano. Partendo dall’anca il paziente deve sollevare il braccio esteso ad un angolo di 45°.
Progressione:
Occorre eseguire delle serie di 10 ripetizioni 3 volte alla settimana. Si inizia con un peso di 2 kg per una donna e di 3 kg per un uomo, incrementando gradualmente il carico per arrivare a 5 kg per le donne e 7 kg per gli uomini.
Esercizio eccentrico (in cui le fibre muscolari si allungano):
Se c’è già un lieve stato infiammatorio con un processo tendinosico per cui la spalla è dolente, è meglio eseguire l’esercizio con un lavoro di tipo eccentrico: Per fare questo il braccio deve partire da 45° e deve essere calato per arrivare lentamente fino all’anca. La progressione e il numero degli esercizi è analoga a quanto detto sopra.
Ovviamente per partire da 45° dovremo aiutarci con una puleggia o un elastico che ci permettano di sollevare il braccio passivamente.
Il braccio deve fermarsi a 45° di abduzione perché quando l’abduzione supera questo valore lo spazio disponibile nello stretto subacromiale (l’acromion è la sporgenza ossea che si può facilmente palpare nella parte superiore delle spalle; al di sotto di questa scorre il muscolo sottospinato) si riduce fino ad un livello critico in cui il tendine entra in conflitto con l’acromion.